Approfondimento modellini
FASE 0: Torre in calcare (XII-XIII secolo); copia in resina, scala 1:100 Fase 0_Audio
La torre medievale è situata al centro del cortile della Rocca ed è databile tra il XII e XIII secolo. La fondazione, visibile dai sotterranei, è formata da blocchi di pietra arrotondati e da ciottoli di fiume, mentre per la parte più alta, visibile uscendo dalle cucine e nella parete del cortile, sono stati usati dei blocchi calcarei di ottima fattura, alcuni dei quali probabilmente provenienti da precedenti costruzioni di epoca romana. All’epoca della realizzazione della torre il piano di calpestio si trovava ad una quota inferiore a quella attuale. Questa struttura era probabilmente una delle tante case-torri aristocratiche, tipiche delle città italiane medievali, di cui si hanno molte testimonianze nella Senigallia di quel periodo.
FASE 1: Edificio in arenaria (XIII-XIV secolo); copia in resina, scala 1:100 Fase 1_Audio
Nel XIII secolo, a partire dalla torre, venne costruito il cosiddetto “palatium”, un edificio residenziale in arenaria, diviso in più sale e probabilmente sviluppato su più piani. I resti di questa struttura sono oggi visibili nelle grandi stanze dei sotterranei (quelle adibite un tempo a magazzini), dove in alcune pareti si intravedono i grandi conci in arenaria, anch’essi di reimpiego, integrati con elementi in laterizio. Il palatium medievale solitamente aveva locali ad uso residenziale del signore ed altri adibiti ad uso militare e non era necessariamente collegato alla torre.
FASE 2: Basso Medioevo (1355); copia in resina, scala 1:100 Fase 2_Audio
Nel 1355 circa il precedente edificio in arenaria venne ampliato nel lato opposto, inglobando anche la torre, dal cardinale Egidio Albornoz, che governò le terre papali del centro Italia nel periodo della cattività avignonese (seconda metà del XIV secolo). Il Cardinale fece infatti realizzare una “rocchetta” a difesa della città, aggiungendo due ali e creando una struttura fortificata quadrangolare, che continuava a comprendere la torre difensiva. Parti della rocca albornoziana, oggi inglobata nelle murature dei successivi periodi, sono visibili lungo il percorso di visita.
FASE 3: Periodo Malatestiano (1385-1445); copia in resina, scala 1:100 Fase 3_Audio
Durante il governo di Pandolfo Malatesta la fortezza subì un’importante ristrutturazione: ai vertici del recinto quadrato albornoziano vennero aggiunte quattro torri rettangolari con beccatelli, ovvero elementi di sostegno della muratura esterna a sporgere. Le cortine murarie vennero rinforzate e furono aggiunti merli a coda di rondine, che in alcuni punti della Rocca possiamo ancora intravedere inglobati nella muratura. A questo periodo risalgono gli archi bassi del cortile, che un tempo erano più profondi ed erano sormontati da un camminamento di guardia esterno, protetto dai merli.
FASE 4: Sigismondo Malatesta (1449-1450); copia in resina, scala 1:100 Fase 4_Audio
Nell’anno santo 1450 Sigismondo Malatesta decise di rinforzare la rocca realizzata dal suo predecessore per adeguarla alla comparsa delle prime armi caricate con polvere da sparo: le precedenti torri angolari vennero foderate con conci di arenaria e laterizio e venne realizzata la scarpatura obliqua, a tratti ancora visibile. Vennero poi rinforzati i muri perimetrali, chiudendo e inglobando i merli e innalzando di conseguenza anche il palatium.
FASE 5: Giovanni Della Rovere (da 1480); copia in resina, scala 1:100 Fase 5_Audio
Con Giovanni Della Rovere, tra il 1476 e il 1482, la rocca, inglobando il perimetro di quella malatestiana, assunse l’aspetto attuale, tipico delle cosiddette “rocche di pianura”: forma quadrangolare, con torrioni cilindrici ai vertici, scarpatura, scala elicoidale, apparato difensivo funzionale alle nuove armi da fuoco e parte residenziale interna, ricavata nell’antico palatium, per accogliere la famiglia ducale in caso di pericolo. Probabilmente in questo periodo la torre medievale venne tagliata: la sua altezza infatti la rendeva pericolosamente esposta ai colpi di artiglieria. Il duca si avvalse dell’opera dei due più grandi architetti militari dell’epoca, Luciano Laurana e Baccio Pontelli che realizzarono uno dei migliori esempi di fortezza rinascimentale.